Cosa sarà il complesso edilizio "Piccolo Mondo Nuovo", il Sindaco Innocenti fa chiarezza sulla questione, sulle norme e sul ruolo delle Istituzioni
In considerazione di quanto riportato da una parte della stampa locale con servizi a cavallo tra informazione, spot pubblicitari, scherzi e gossip, che non poca curiosità e qualche apprensione hanno suscitato nella tranquilla comunità roccastradina ritengo cosa utile, con il consenso ed il mandato di tutto il Consiglio Comunale, fornire alcune informazioni in merito al complesso edilizio denominato "Piccolo Mondo Nuovo" e alle prospettive per il suo utilizzo.
In considerazione di quanto riportato da una parte della stampa locale con servizi a cavallo tra informazione, spot pubblicitari, scherzi e gossip, che non poca curiosità e qualche apprensione hanno suscitato nella tranquilla comunità roccastradina ritengo cosa utile, con il consenso ed il mandato di tutto il Consiglio Comunale, fornire alcune informazioni in merito al complesso edilizio denominato "Piccolo Mondo Nuovo" e alle prospettive per il suo utilizzo.
L'intervento edilizio è stato attivato mediante un progetto detto "Piano di Recupero" di volumetrie esistenti finalizzato alla realizzazione di civili abitazioni, destinazione con cui il 13 aprile sono stati chiusi i lavori e presentato il certificato di abitabilità.
Pertanto, in assenza di esplicite richieste di cambio di destinazione, il risultato atteso è che la detenzione e l'uso non sia in contrasto con quelle della civile abitazione, residenza cioè di famiglie, o di altra utilizzazione con tale destinazione compatibile.
Tra le diverse utilizzazioni rientrano i circoli privati gestiti da associazioni con finalità sociali e ricreative come previsto dall'art. 32 comma 4 della L. 383/2000 a condizione che essi aderiscano a Federazioni Nazionali riconosciute dal competente Ministero o facciano parte di appositi albi regionali e che l'accesso sia riservato ai soli soci.
La facoltà offerta dalla L. 383/2000 non esime tuttavia dal dover rispettare norme di sicurezza o norme di carattere sanitario laddove si dovesse esercitare attività di spettacolo o attività di somministrazione di alimenti e bevande.
Gli spettacoli devono essere preventivamente autorizzati mentre la somministrazione di alimenti e bevande si attiva attraverso il meccanismo della DIA (Dichiarazione di Inizio Attività) con possibilità di presentazione al SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) nell'imminenza dell'attività stessa.
E' evidente che ciò limita la possibilità di verificare la sussistenza dei requisiti in maniera preventiva, lasciando alle autorità ispettive la possibilità di farlo, al più in corso di esercizio o successivamente allo stesso.
Come sibillinamente pubblicizzato, nella paventata ipotesi di utilizzo dei locali come club privè, su internet pare ancora in competizione con una fantomatica casa di riposo, il rispetto della legalità rappresenta un impegno prioritario di chi come il sindaco esercita sul territorio la competenza di autorità di Pubblica Sicurezza.
A tutela di possibili fruitori ed in genere, di tutti i cittadini, il rigore che ha contraddistinto le verifiche e l'istruttoria degli atti amministrativi sarà esercitato anche nei controlli delle attività che verranno intraprese. In qualità di sindaco tuttavia, non mi sento investito solo di competenze formali, ritengo di poter interpretare le opinioni, i sentimenti, le apprensioni dei cittadini, per trarne indirizzi utili, atti ad assicurare alla società il miglior futuro. Ho recentemente avuto modo di denunciare pubblicamente la personale preoccupazione del costante aumento della domanda di sociale da parte dei cittadini. Ad angosciare sono problemi di occupazione, di salute, di assistenza, talvolta di sussistenza, di insicurezza, ma nessuno mai mi ha manifestato insofferenza per la mancanza di strutture ove il concetto del sesso potesse essere implementato in maniera innovativa. Rischio di passare come un ostacolo all'innovazione? No, nutro solo preoccupazione per chi, in nome di questo tipo di innovazione, può trovarsi esposto al rischio di aver programmato un investimento nel posto sbagliato.
Giancarlo Innocenti, Comune di Roccastrada